a cura della prof.ssa Elisa Brando
«Non leggiamo e scriviamo poesie perché è carino.
Noi leggiamo e scriviamo poesie perché siamo membri della razza umana.
E la razza umana è piena di passione.
Medicina, legge, economia, ingegneria sono nobili professioni, necessarie al nostro sostentamento.
Ma la poesia, la bellezza, il romanticismo, l'amore, sono queste le cose che ci tengono in vita».
Professor John Keating
dal film L'attimo fuggente di Peter Weir
Per me la Poesia è una chiave che apre il cuore. È la descrizione dei sentimenti più sinceri che l'uomo può provare e dedicare a un'altra persona. Thomas
Leggere una poesia per me è emozionante come preparare le valigie prima di un viaggio atteso. Gianluca
La Poesia é come l'arcobaleno dopo una giornata di pioggia: ti riempie il cuore di gioia e di stupore. Giulia
Quando leggo una poesia è come se salissi su un treno i cui vagoni racchiudono ciascuno un sentimento diverso: l'amore, il dolore, la felicità, la malinconia, la gioia. Diana
Per me la Poesia è un'avventura alla scoperta di mondi affascinanti, in cui ogni cosa è magica. Per questo la Poesia non smetterà mai di stupirmi. Suamy
Chi di voi non è mai rimasto rapito dalla prorompente interpretazione di Robin Williams nei panni di un professore di Lettere alle prese con i ragazzi di un severo collegio americano? E soprattutto chi di voi non ha mai desiderato vedere il proprio insegnante salire sulla cattedra mentre, compiaciuto, invita tutti a strappare le pagine del libro di Letteratura e a guardare la realtà da un'altra prospettiva?
Quale emozione migliore di questa, dunque, per celebrare la Giornata Mondiale della Poesia indetta dall'UNESCO. Nelle parole memorabili di un attore che porteremo sempre nel cuore e di un insegnante che in tanti avremmo voluto incontrare sulla nostra strada, si racchiude infatti una verità importante, sulla quale almeno in questa occasione vale la pena spendere qualche parola.
Perché su questa verità purtroppo attualmente non si riflette abbastanza. Perché, per dirla con Il piccolo principe, purtroppo «i grandi sono fatti così» e spesso le verità tendono a dimenticarle. Si parla quindi di Poesia come sinonimo di mollezza, come di un passatempo con cui erano solite trastullarsi generazioni lontane da noi anni luce o la si associa spesso a noiosi esercizi scolastici di metrica e retorica.
Parrebbe non esserci posto per la Poesia nel nostro mondo frenetico e tecnologico... Cosa c'entra con PSP, Social network o ancora con gli Smartphone?
Eppure in realtà, anche se non ce ne accorgiamo, la Poesia è sempre dietro l'angolo: quando diamo soprannomi alle persone a cui vogliamo bene; quando sorridiamo tutte le volte in cui Troisi ne Il postino ci ricorda che «la Poesia non è di chi la scrive ma di chi gli serve»; quando non ci soffermiamo sulle apparenze ma sappiamo guardare oltre; oppure ancora quando riusciamo ad abbattere muri per costruire ponti...
Basta saperla cercare, basta saperla cogliere nell'istante in cui si manifesta. Basta saper predisporre l'anima dei nostri alunni a saperla inseguire, desiderare, amare.
Ecco quindi perché il 21 Marzo assume un'importanza del tutto particolare, come occasione per ricordare e per ricordarci che le parole sono lo strumento più povero, ma anche il più potente per metterci in relazione con il mondo.
Elisa Brando