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Istituto Scolastico Comprensivo « BALILLA PAGANELLI »

Scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado
Metodo Montessori - Scuola Senza Zaino - Cl@ssi 2.0
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Cinisello Balsamo, 23 marzo 2020

 

AL PERSONALE

AI GENITORI

 

OGGETTO: La didattica a distanza nel nostro Istituto: quadro di riferimento

 

La Costituzione italiana riconosce e tutela il diritto all'istruzione -"diritto umano universale" (art. 26 della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo) - declinandolo in termini di "obbligo di istruzione" (art. 34 Cost.) a tutela dei minori, posto in capo sia allo Stato (art. 33 Cost.) che istituisce scuole statali di ogni ordine e grado, sia ai genitori/tutori (art. 30 Cost.) che hanno il dovere di istruire i figli, in un quadro di garanzie: la libertà delle arti e delle scienze e del loro insegnamento (art. 33 Cost.), il diritto ad istituire scuole da parte di enti e privati (art. 33 Cost.), il diritto dei genitori di istruire i figli (art. 30 Cost,), che è esplicitato come "priorità nella scelta del genere di istruzione da impartire" nel già citato art. 26 della Dichiarazione universale dei diritti umani.

L'emergenza epidemiologica in corso e la conseguente sospensione delle attività didattiche ha lanciato l'inedita sfida della cosiddetta "didattica a distanza", che si colloca a metà strada tra i due poli opposti delle diverse forme di adempimento dei principi sopra richiamati: la frequenza scolastica e l'istruzione parentale.

Si tratta di una sfida sia per la scuola che è un'organizzazione basata sulla presenza giornaliera degli allievi in ambienti fisici dedicati, sia per le famiglie che affidano normalmente l'istruzione dei figli alla scuola: entrambi i soggetti, scuola e famiglia, devono ora affrontare una profonda mutazione.

E' inedita non solo la circostanza della prolungata interruzione della frequenza scolastica, ma anche l'opportunità offerta dalle tecnologie informatiche e telematiche di rispondere a quella circostanza con un tentativo di dare continuità all'azione didattica. 

Il tema della didattica a distanza è andato definendosi progressivamente, sia in relazione al protrarsi della sospensione dell'attività didattica, sia in relazione alle esperienze delle scuole. Mette conto pertanto ripercorre sommariamente tale evoluzione, correlando i documenti ministeriali alle azioni intraprese dal nostro Istituto.

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Il 23 febbraio viene comunicato ai genitori, in anticipo sulla pubblicazione del DPCM, la sospensione dell'attività didattica (vedere qui), poco dopo confermata come "chiusura" (vedere qui). Ai giorni di chiusura si sovrappongono a quelli della vacanza di Carnevale: in tutto gli alunni perdono così tre giorni di scuola. 

Il DPCM del 1° marzo stabilisce la sospensione dell'attività didattica ancora per una settimana (2-6 marzo): viene tempestivamente pubblicato un avviso ai genitori che delinea alcuni impegni reciprochi di scuola e famiglia per una settimana che si vorrebbe trasformare in un tempo comunque "favorevole" per gli alunni (vedere qui); contemporaneamente, si indicono aluni incontri tra i docenti per avviare il confronto sulla situazione (vedere qui). Le riunioni vengono tuttavia sospese (vedere qui). 

A metà della settimana, il 4 marzo un nuovo DPCM proroga la sospensione dell'attività didattica fino al 15 marzo e all'art. 1 comma g) afferma che "i dirigenti scolastici attivano, per tutta la durata della sospensione delle attività didattiche nelle scuole, modalità di didattica a distanza avuto anche riguardo alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità" ; il 6 marzo è pubblicata la prima nota del Ministero dell'Istruzione (Prot. n. 278: vedere allegato) che, tra altro, tocca il tema della "didattica a distanza" affermando: "Le istituzioni scolastiche della scuola primaria e secondaria, nell’ambito della propria autonomia, attivano o potenziano modalità di apprendimento a distanza, ottimizzando le risorse didattiche del registro elettronico e utilizzando classi virtuali e altri strumenti e canali digitali per favorire la produzione e la condivisione di contenuti". 
In data 5 marzo vengono convocate, in via straordinaria per il giorno seguente, riunioni di coordinamento per settori (vedere qui) e i consigli di interclasse e di classe (vedere qui e qui). Come esito degli incontri del 6 marzo, è pubblicato un secondo avviso ai genitori che per la prima volta esplicita il tema della didattica a distanza, come presa di consapevolezza della necessità di un cambio di passo (vedere qui); al tempo stesso, vengono fornite ai docenti le prime istruzioni tecniche (vedere qui).

Con il DPCM dell'8 marzo si passa dall'evitamento degli assembramenti alla riduzione al minimo della mobilità delle persone: il medesimo giorno una seconda nota del Ministero dell'Istruzione (Prot. n. 279: vedere allegato) fornisce indicazioni per il personale della scuola - da cui derivano le disposioni da noi adottate (vedere qui) - e ribadisce quanto disposto nella nota precedente sulla didattica a distanza, definita come "ogni iniziativa che favorisca il più possibile la continutià dell'azione didattica", con alcune puntualizzazioni che confermano la direzione intrapresa dall'Istituto.

Mano a mano che vengono inasprite le misure di contenimento e che i procedimenti amministrativi in atto e in scadenza vengono conclusi, è progressivamente ridotto il servizio in presenza e aumentata la turnazione del personale amministrativo e ausiliario (vedere qui) ed è riorganizzato il lavoro in modalità smart working: attualmente tutto il personle di segreteria lavora a domicilio. 

Infine, martedì 17 marzo 2020 esce la terza nota del Ministero dell'Istruzione (Prot. n. 388: vedere allegato), interamente dedicata alla didattica a distanza e recante il titolo: Prime indicazioni operative per le attività didatiche a distanza. Alla luce di questa importante nota - nella quale il tema è affrontato in una prospettiva più ampia che non sembra escludere l'eventualità che l'interruzione della frequenza si protragga fino alla conclusione dell'anno scolastico - e per fare un primo bilancio delle attività poste in essere nei dieci giorni precedenti nel nostro Istituto, vengono convocate le riunioni di coordinamento della scuola primaria (vedere qui), della scuola secondaria (vedere qui) e della scuola dell'infanzia (vedere qui).

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La didattica a distanza, ormai "mandato istituzionale", ci impone di rivedere anche le nostre abitudini linguistiche: sia per gli alunni che per gli insegnanti la didattica non è più "sospesa", ma prosegue in forme diverse. In base alla cronologia sopra ricostruita, possiamo dire che dopo una settimana di chiusura della scuola, concomitante con le vacanze di Carnevale, e una settimana di sospensione dell'attività didattica, è a partire all'incirca dal 9 marzo che si apre la fase della didattica a distanza: essa è ancora in corso di definizione e richiederà tempo per una completa messa a punto (si pensi solo al tema della valutazione). 

Se da una parte la didattica a distanza è chiamata a dare continuità alla funzione istituzionale della scuola, dall'altra essa implica l'imprescindibilità di due elementi:

1. l'uso delle tecnologie digitali
2. la mobilitazione della famiglia (tanto maggiore quanto minore è l'età degli alunni)

Proprio in virtù dell'importanza che acquisicono questi due elementi, è insito nella didattica a distanza l'alto rischio che sui bambini e sui ragazzi ricada il peso delle disuguaglianze sociali e culturali. 

Si ritiene che, per affrontare una sfida tanto inedita quanto complessa come la didattica a distanza in un istituto comprensivo in cui sono presenti tre diversi gradi di istruzione e condizioni socioeconomiche molto differenziate, sia necessario intraprendere un percorso di regolamentazione su tre piani:

1. modalità, strumenti e risorse della didattica a distanza, con la stesura di un Protocollo
2. principi e criteri pedagogici e metodololgici, con la stesura di Linee guida
3. reciproci impegni di scuola e famiglia, con la stesura di un Contratto formativo.

Protocollo, Linee guida e Contratto formativo nascono come proposta - emergente dal confronto avviato all'interno della comunità scolastica - aperta a progressive integrazioni e regolazioni, ma anche in grado di adeguarsi con flessibilità ai diversi contesti concreti delle famiglie e dei docenti. Una proposta da condividere negli organi collegiali - a partire dal Consiglio d'Istituto - e nell'ambito della contrattazione integrativa. 

Nel loro insieme tali documenti devono riuscire a intercettare il punto medio tra risorse disponibili e competenze diffuse, sia sul lato della scuola che su quello delle famiglie, al fine della realizzazione di una didatica a distanza insieme funzionale e sostenibile, in grado di accompagnare la crescita dei nostri allievi, anche nelle presenti drammatiche cicostanze, senza perderne nessuno. 

In base alle precedenti considerazioni, si inoltrano ai docenti le seguenti richieste:

1. tracciatura sul registro elettronico della didattica a distanza a far data dal 9 marzo (il Protocollo illustrerà le modalità di compilazione del registro)

2. comunicazione ai referenti/coordinatori di plesso dei nominativi degli alunni con cui non si è riusciti a stabilire un contatto entro il 27 marzo; i referenti/coordinatori invieranno un unico file con l'elenco alfabetico per singola classe, compilando il modulo allegato, entro il 30 marzo all'indirizzo dirigente@isc-paganelli.edu.it 

3. rilevazione di situazioni in cui gli alunni sono sprovvisti di connessione e/o di device, da segnalare in sede di consiglio di interclasse/classe,  in attesa di conoscere le modalità concrete di attuazione del D.L. n.18/2020 che prevede la destinazione di risorse per dispositivi e strumenti digitali utili alla didattica a distanza

In ottemperanza alle indicazioni presenti nella Nota del Ministero dell'Istruzione n. 388 del 17.03.2020, sono inoltre convocati tutti i consigli di interclasse e di classe (vedere qui). 

La presente è pubblicata anche nell'area web degli Avvisi ai genitori.

 

IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Luigi Leo

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