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Cinisello Balsamo, 22 marzo 2023

 

AL PERSONALE DELL'ISTITUTO 

 

OGGETTO: Giustificazione assenza dalla ristorazione scolastica per il mese di Ramadan

 

Si informa che non possono essere formalmente accolte richieste di esonero dalla ristorazione scolastica per il mese islamico di Ramadan (dal 23 marzo al 22 aprile 2023), in quanto l'esonero è previsto unicamente per certificati motivi di salute.

Si ricorda inoltre che l'Islam non richiede l'osservanza del digiuno prima dell'età adulta, a partire dalla pubertà. Tuttavia, per ragioni culturali, alcune famiglie di religione islamica iniziano a richiedere tale osservanza già ai bambini più grandicelli. 

In tali circostanze, pur senza autorizzare l'esonero, adottando un atteggimento flessibile, ritengo opportuno consentire momentaneamente ai genitori di ritirare o far uscire i figli durante l'orario della mensa. In tal caso, si raccomanda di far compilare e firmare ai genitori il modulo allegato.

Al tempo stesso, possiamo cercare di fornire alle famiglie informazioni utili, affinché possano decidere di far frequentare ai figli la mensa scolastica anche nel mese di Ramadan. 

Poiché è preferibile:

consiglio ai docenti di condividere con le famiglie il documento allegato, diramato nel 2017 dall'Unione delle Comunità Islamiche d'Italia (UCOII), che mi è stato inviato dalla dott.ssa Nouha Darous, che ho consultato in qualità di mediatrice linguistico-culturale con cui l'Istituto collabora. Attraverso il documento sono riuscito a contattare il presidente dell'UCOII che ha confermato la validità e l'attualità del suo contenuto. 

Ricordo inoltre di aver parlato, in occasione dello scorso Ramadan, con il Presidente dell'Associzione Culturale Islamica di Cinisello Balsamo, il signor Muin Qaraqe, che ha letto il documento e ne ha confermato e approvato i contenuti. L'Imam mi aveva inoltre riferito che alle famiglie che frequentano la comunità viene data l'indicazione di abituare gradualmente i bambini più grandi al digiuno, accompagnandoli a rinunciare alla merenda del mattino o del pomeriggio, ma non ancora ai pasti; aveva inoltre offerto la propria disponibilità ad incontrare i genitori del nostro Istituto, se ve ne fosse stata la necessità. 

Sul piano pratico:

 

Riflessioni sul valore della laicità

Propongo, infine, a tutti i docenti di cogliere l'opportunità di questa circostanza per discutere con gli allievi del valore della laicità, noi riusciamo ad essere inclusivi grazie alla laicità della nostra scuola, nella quale l'insegnamento religioso non è assente, ma non è obbligatorio: una conquista recente, che risale all'anno scolastico 1985-86.

Noi "occidentali" consideriamo la laicità una "conquista", un elemento di "progresso":

Abbiamo imparato sul sangue versato ad essere "laici", cioè:

Ma noi "occidentali" siamo orgogliosi della nostra "laicità", anche perché essa è figlia di un millenario pensiero filosofico e scientifico, quello dei Greci, degli Arabi e di tutti coloro che hanno scoperto nel mondo che dando credito alla certezza sensibile e ragione alla ragione, gli esseri umani possono trovare un accordo che trascende le differenze di etnia, sesso, classe sociale, fede religiosa, ecc. 

E ciò ha portato precocemente, già nell'Atene di Pericle, alla scoperta dei cosiddetti "diritti umani", cioè del fatto che un essere umano, nato che sia a Lipsia o a Nagasaki, ha i medesimi bisogni e le medesime aspirazioni, i quali - essendo la nascita un fatto e non un merito - devono essere tutelati e garantiti, in ogni luogo e in ogni tempo, "universalmente".

 

IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Luigi Leo

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